I due appuntamenti di formazione e reclutamento per l’anno scolastico 2024/25 saranno il concorso PNRR2 (della fase transitoria disciplinata dal DM n. 205 e 206 del 26 ottobre 2023) e i percorsi abilitanti, compresi quelli per i vincitori di concorso.
Per quando è atteso il bando per il nuovo concorso docenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)?
Tra fine ottobre e novembre 2024. Il bando sarà volto all’assunzione di circa 20.000 docenti, sia per posti comuni che di Sostegno. Il nuovo concorso docenti PNRR, reso più selettivo dal DM n. 71 dello scorso maggio, prevede che solo tre volte il numero dei posti disponibili accederà alla prova orale, con un punteggio minimo richiesto di 70 su 100.
Quali requisiti bisogna soddisfare per venire ammessi al concorso PNRR per posto comune (“materia”)?
Oltre alla laurea specifica per la classe di concorso, i candidati devono possedere:
- • abilitazione all’insegnamento per la classe specifica;
- • almeno tre anni di servizio nelle scuole statali negli ultimi cinque anni, di cui almeno uno nella classe di concorso per cui si partecipa;
- • 24 CFU/CFA conseguiti entro il 31 ottobre 2022;
- • almeno 60 CFU o 30 CFU previsti dal percorso universitario.
Quali requisiti bisogna soddisfare per venire ammessi al concorso per Sostegno?
Per i posti di sostegno, oltre al titolo di studio specifico, è necessaria la specializzazione, italiana o spagnola, fondamentale per garantire un adeguato supporto agli studenti con bisogni educativi speciali.
Come si svolgeranno le prove per il superamento di tali concorsi?
Il concorso prevederà una prova scritta e una orale. Quella scritta, da svolgere in modalità ‘computer based’ in 100 minuti, sarà composta da 50 quesiti a risposta multipla sulle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico; il test comprenderà inoltre domande volte ad accertare la conoscenza della lingua inglese e le competenze digitali.
La prova orale invece mirerà ad accertare il grado di conoscenza e di competenza del candidato nella disciplina per la quale partecipa, le competenze didattiche generali, la capacità di progettazione, l’uso delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali. È stata inoltre introdotta, come prova, una lezione simulata, il cui tema sarà estratto 24 ore prima della prova, per valorizzare, nella selezione, la verifica delle effettive capacità didattiche dei candidati.
La prova sarà sostenuta nella regione per la quale il candidato ha presentato la domanda di partecipazione; quella orale si svolgerà, invece, nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda o, in caso di aggregazioni territoriali, in quella individuata come responsabile dello svolgimento della procedura.
Le novità per i Docenti ITP.
Per i docenti di Istituto Tecnico Professionale (ITP), è previsto che possano partecipare al concorso con il solo diploma fino al 31 dicembre 2024. Questa scadenza segna la conclusione della fase transitoria stabilita dal Per chi ha superato la prova scritta dell’ultimo concorso ed è ancora in attesa della prova orale, cosa succederà con il nuovo bando del concorso? L’attuale concorso continua, perciò chi ha superato la prova scritta dovrà attendere la convocazione per l’orale. Per quanto riguarda il nuovo concorso, non sappiamo se verrà bandito per la stessa classe di concorso o tipologia di posto nella stessa regione, dato che c’è già un concorso PNRR 1 in atto. Non è certo se il PNRR 2 preveda ulteriori posti per quella specifica classe. Sì, il decreto ministeriale del 22 dicembre 2023 specifica che l’abilitazione ottenuta su una delle classi di concorso accorpate dà diritto all’abilitazione anche sull’altra classe. Sì, i percorsi abilitanti, come previsto dal decreto legislativo 59 del 2017 e modificato dalla legge 79 del 2022, sono a numero chiuso. Il numero di posti è calcolato in base al fabbisogno. Tuttavia, questa limitazione non si applica ai vincitori di concorso, né a chi ha già un’abilitazione o una specializzazione. La principale differenza sta nella selezione. I percorsi abilitanti da 30 CFU per i triennalisti e da 60 CFU per tutti gli altri sono a numero chiuso, mentre i vincitori di concorso accedono di diritto ai percorsi abilitanti senza selezione. Per quanto riguarda il piano di studi, i vincitori con tre anni di servizio accedono a un percorso simile a quello dei 30 CFU per i triennalisti, mentre chi ha vinto il concorso con i 24 CFU seguirà un percorso da 36 CFU, analogo al percorso da 60 CFU con il riconoscimento dei 24 crediti. Al momento non si è parlato di un nuovo concorso per educazione motoria nella scuola primaria. Se un vincitore non accetta il ruolo, può continuare a svolgere supplenze come prima, senza conseguenze o sanzioni. Per quanto riguarda il posto accantonato, se non si presenta l’avente diritto, la supplenza può essere prorogata alla docente già in servizio su quel posto. Dipende dall’organizzazione delle singole università. È vero che siamo già al primo di ottobre e sarebbe tardi per iniziare, ma se non hanno ancora avviato i percorsi ci saranno delle motivazioni specifiche che però non conosco. Tuttavia, l’università dovrà metterti nelle condizioni di concludere il percorso entro la scadenza prevista dal Ministero. Sì, finché il DPCM rimane invariato. Esso regola la struttura di tutti i percorsi abilitanti futuri, incluse le aree di studio e il numero di CFU. I costi hanno un tetto massimo stabilito, ma gli Atenei possono prevedere riduzioni, ad esempio in base all’ISEE o per studenti già iscritti all’università. Dipende da quando verrà pubblicato il bando per il secondo ciclo di percorsi abilitanti. L’annualità infatti si matura con almeno 180 giorni di servizio o con un servizio continuativo dal primo febbraio fino agli scrutini. Se uno raggiunge i 180 giorni di servizio entro la data di scadenza per la presentazione della domanda l’annualità potrà essere conteggiata. Ma se il bando venisse pubblicato prima, l’annualità non potrà essere conteggiata per quel ciclo. Superare un concorso ordinario senza risultare vincitore vale 12,50 punti, come stabilito nelle tabelle di valutazione. Questo punteggio si applica se si partecipa nuovamente per la stessa classe di concorso o per la stessa tipologia di posto. Il primo concorso bandito nel dicembre 2023 è un concorso ordinario. Se vai sul sito del Ministero, nella sezione relativa al concorso, vedrai chiaramente scritto in alto “concorso ordinario”. In generale, non è più possibile spezzare le cattedre per consentire il completamento. Assicura il tuo futuro nella scuola con Keplero Education. I nostri corsi di Specializzazione al Sostegno 100% online, e con tutor personalizzato, sono pensati per Docenti e Aspiranti Docenti.Se si consegue l’abilitazione su una classe di concorso, si ottiene anche per l’altra accorpata?
I nuovi percorsi abilitanti saranno a numero limitato?
Che differenza c’è tra i percorsi abilitanti per i vincitori del PNRR e quelli già indetti da 30-60 CFU?
Bandiranno anche il concorso per educazione motoria?
Cosa succede se un vincitore non accetta il ruolo e rimane su supplenza GPS? Cosa accade al posto accantonato in una scuola?
Se alcune università non hanno ancora dato il via ai percorsi abilitanti da 60 CFU, quanto bisogna aspettare?
I percorsi abilitanti manterranno la stessa struttura, costi e valutazione dei titoli di servizio?
I corsi abilitanti per i triennalisti: l’anno specifico deve rientrare negli ultimi cinque anni? Si tornerà al 2024-2025?
Quanti punti vale aver superato il primo concorso senza essere vincitore nel prossimo concorso?
Il primo concorso PNRR è un concorso ordinario o straordinario?
Le cattedre accantonate si possono spezzare?
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